venerdì 18 aprile 2008

Marco Carta, Amici.

Bisognerebbe essere anche un po’ romantici, no? Bisognerebbe anche non criticare sempre a priori, no? Poi bisognerebbe addirittura credere nelle favole, no?

Ecco.

Voglio credere che Marco Carta non abbia vinto “Amici” solo per il talento, per il suo timbro di voce o per la simpatia. Voglio pensare che quel ragazzo dal viso solare, dal comportamento spontaneo, nel bene e nel male, dalle espressioni, a volte, malinconiche per un dolore profondo che si porta dentro, abbia vinto perché sua madre, da lassù, da quel mondo invisibile, abbia voluto regalargli il lieto fine di una bella favola fatta di fate, angeli custodi, lupi mannari e streghe.

Voglio pensarla così e, sorridendo, desidero dare un nome ai personaggi della favola di Marco Carta.

La Fata: Fioretta Mari

L’angelo custode: Luca Jurman

Lupi mannari: Garrison, Steve La Chanche

La strega: Grazia Di Michele

E come nelle più belle favole per bambini, i cattivi perdono sempre.


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